LE quindici FIGLIE
DELLA CARITA'
MARTIRI A MADRID
di Mª Angeles Infante Barrera FdC
(nostra libera traduzione in italiano)
Le
Serve di Dio Martiri SOR MELCHORA-ADORACIÓN CORTÉS BUENO E 14
CONSORELLE F. d. C. PROVINCIA S. Vincenzo - Madrid
SONO STATE BEATIFICATE IL 13 OTTOBRE
2013.
MEMORIA
LITURGICA: 6 NOVEMBRE
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qui il
PROPRIO LITURGICO IN VARIE LINGUE
Ricordiamo che il processo si era aperto il 7 Novembre
1960 nella Diocesi di Madrid in occasione delle celebrazioni dei Tricentenari
vincenziani della morte di S.Vincenzo de Paoli e di S. Luisa de Marillac.
La massima prova d'amore, che è il martirio, è stata data a Madrid da queste quindici Figlie della Carità. Le presenteremo come gruppi di martiri. La maggioranza ha subìto infatti il martirio, non singolarmente ma nel gruppo comunitario, proprio come comunitariamente avevano vissuto la loro chiamata a Dio per servirlo nei poveri.
1. Le cinque martiri di Leganés
Sr. Melchora-Adoración Cortés Buen
Nacque a Sos del Rey Católico (Zaragoza), Diocesi di Jaca, il giorno
4 gennaio di 1894. Entrò in Comunità il 18 marzo 1914. Prestò
il suo servizio e la sua missione educativa come insegnante in molte sedi, ed
infine nel Collegio dell'Immacolata di Leganés. Questa fu la sede in
cui lavorò più a lungo dedicandosi completamente alla formazione
delle sue allieve, molte delle quali provenienti da famiglie molto bisognose.
Proveniva dunque da Leganès quando subì il martirio. Aveva 42
anni.
Rifulse per la sua capacità di direzione, la sua competenza professionale,
l'affetto incondizionato agli allievi. Nel suo apostolato rifulse per la virtù
della speranza.
Sr. Maria Severina Díaz-Pardo Gauna
.
Nacque in Vitoria, diocesi di Alava, il 23 ottobre 1895. Allieva delle Carmelitane,
conobbe le Figlie della Carità accompagnando suo padre che era membro
della Società di San Vincenzo. Entrò in Comunità il 2 agosto
1917. Ha compiuto la sua missione educativa come insegnante di musica in parecchie
scuole, ed infine nel Collegio dell'Immacolata di Leganés. Rifulse per
la sua gentilezza, la finezza del tratto, la semplicità, la ricchezza
della vita interiore e la fiducia nella Divina Provvidenza. Fin dall'ingresso
in Comunità manifestò chiaramente il suo desiderio di volersi
fare Santa.
Subì il martirio a 40 anni, insieme con Sr. Adoración, cui l'univa
una profonda e santa amicizia.
Sr. Dolores Barroso Villaseñor
Nacque il 14 Ottobre 1896 in Bonares (Huelva). Entrò nella Comunità
il 2 Dicembre 1926. Ha svolto la sua missione come infermiera nell'Asilo di
Malaga e nell'ospedale psichiatrico di Santa Isabel de Leganés. Si è
completamente dedicata ai malati mentali per i quali ebbe un particolare dono
di comprensione, di affetto e di dedizione.
Subì il martirio a 39 anni. Era una persona dalla straordinaria vita
interiore, che trasmetteva a tutti una incrollabile fiducia in Dio.
Sr. Estefanía Saldaña Mayoral
Nacque in Rabé de las Calzadas (Burgos) il 1 Settembre 1873. Entrò
in Comunità a 17 anni, il 9 agosto 1890. Fu un'eccellente insegnante
dei bambini in parecchi scuole e centri educativi. Era molto fedele alle regole
della Comunità e scrupulosa nel loro adempimento. Ha mostrato sempre
un'obbedienza delicata, anche nei periodi della persecuzione, quando era destinato
all'ospedale psichiatrico di Leganés, che lasciò per subire il
martirio a 62 anni.
Rifulse per la sua disponibilità e per il desiderio sincero di fedeltà
assoluta alla volontà Dio, identificata con quella dei superiori.
Sr. Maria Asunción Mayoral Peña
sorella maggiore della precedente, nacque in Tardajos (Burgos) il 18 agosto
1879. Entrò in Comunità il 17 marzo 1897 e svolse la sua missione
caritatevole come infermiera in molti ospedali. Fu accolta nell'ospedale psichiatrico
di Leganés quando la sua Comunità fu espulsa dall'Asilo per i
ciechi di Madrid, nel 1934, durante la rivoluzione delle Asturias, ed era stata
già precedentemente espulsa dal sanatorio di Santa Maria del Naranco
di Oviedo, avendo dunque già sperimentato in prima persona la crudeltà
della persecuzione. Subì il martirio a 57 anni. Rifulse sempre per la
sua generosità e l'amore verso i poveri.
Il racconto del loro MARTIRIO
Queste cinque Figlie della Carità, espulse da Leganés, trovarono rifugio nella pensione di Dña. Petra Saldaña, sorella di Sr. Estefanía. Là furono denunciate ai miliziani del F.A.I. da due ex allievi. Per tre volte, durante gli interrogatori, non esitarono a dichiarare che erano Figlie della Carità e per questo motivo furono fucilate presso la Puerta de Hierro di Madrid, la notte del 12 Aagosto 1936 in presenza della stessa Doña Petra Saldaña e di suo genero D. Santiago Rico. Precedentemente era stato loro offerto di diventare maestre o infermiere del Soccorso Rosso abbandonando il loro stato di Figlie della Carità, ma esse rifiutarono, preferendo confermare con l'effusione del sangue la loro vocazione.
2. Le tre martiri di Vallecas.
Sr. Dolores Caro Martín
Nacque a Granatula, provincia e Diocesi di Ciudad Real il 21 Ottobre 1893. Entrò
in Comunità il 19 maggio 1917. Era maestra e infermiera. Il suo incarico
più lungo fu presso il Collegio della Misericordia di Madrid, occupandosi
fondamentalmente dell'infermeria. Era una Figlia della Carità di convinzioni
molto ferme e di dottrina molto profonda. In circostanze molto difficili fu
nominata Superiora della Casa della Misericordia di Albacete, dove fu stimata
e rispettata perfino dai suoi nemici. Morì a 43 anni in un gesto di eroica
fraternità.
Sr Concepción Pérez Giral
Nacque a Madrid il 10 Gennaio 1887, rimase orfana a 5 anni e passò a
vivere coi familiari di sua madre e successivamente con quelli del padre. Ebbe
varie destinazioni, sempre nel campo dell'assistenza e della beneficenza verso
i poveri: ultima la Casa della Misericordia di Albacete, che lasciò per
rifugiarsi a Madrid con tutta la Comunità. Subì in prigione varie
prove ed interrogatori, ma incrollabile nella sua fede e nella sua vocazione
offrì la vita a Dio dicendo Viva Cristo Re e rifiutando l'offerta di
aver salva la vita se avesse rinnegato la sua fede. Aveva 49 anni.
Sr Andrea Calle González
Nacque a Psalencia (Càceres) il 27 febbraio 1904. Era modista. Entrò
in Comunità l'11 settembre 1930. Quelli che la conobbero affermavano
che accanto a lei non si provava dolore e che riponeva la sua sicurezza nel
Signore. Sopportò calunnie e incomprensioni con grande forza d'animo.
Realizzò la sua vocazione nell'Ospedale psichiatrico di Almeria e in
quello di Zaldivar (Vizcaya). La sua ultima sede fu la Casa della Misericordia
di Albacete, dove era responsabile di una zona di donne dementi. Quando la uccisero
aveva 32 anni.
Il racconto del loro MARTIRIO
Queste tre Figlie della Carità appartenevano alla Comunità della
Casa della Misericordia di Albacete da dove furono espulse il 25 luglio 1936.
Nell'arrivare a Madrid, hanno chiesto rifugio in casa di un nipote di Sr. Dolores
Martín, che si è rivelato una persona eccezionale: comprendendo
infatti che la zia non voleva lasciare la Comunità le ha generosamente
accolte tutte nella sua casa che era una Portineria in Plaza dei Olavide.Sr.
Concepciòn Pérez, nell'intento di evitare problemi alla famiglia
che le aveva accolte, pensò che avrebbe potuto rifugiarsi in casa di
conoscenti o parenti di suo padre che vivevano a Vallecas. Sr. Dolores Caro
volle condurla personalmente al suo nuovo rifugio, e, per non fare tornare da
sola la Superiora, Sr. Andrea Calle si offrì di accompagnarle. Sr. Concepciòn
non fu accettata dai suoi parenti, perchè la sua condizione di Figlia
della Carità poteva comprometterli ed esporli a rischi. Al ritorno furono
riconosciute come "monache", insultate e malmenate. Furono poi fucilate
alle spalle. Era il 3 settembre 1936. I loro corpi furono sepolti nel cimitero
di Vallecas: furono poi riconosciuti e recuperati nel 1941 e riposano ora nella
cripta-cappella delle Figlie della Carità nel Cimitero di San Isidro.
3. Le due Martiri de la Carretera de Toledo, km. 6.
Sr. Modesta Moro Briz
Originaria di Santibáñez de Béjar (Salamanca), entrò
in comunità il 23 dicembre 1922 e realizzò la sua missione di
servizio in varie sedi, e finalmente nella farmacia della casa di Salute e Maternità
di Santa Cristina a Madrid. Era sorella di D. Santos Moro Briz, Vescovo di Ávila
e di D. José Moro Briz, Parroco di Cebreros, anch'egli martire della
fede nel 1936. Per entrambi i fratelli è in corso il processo di canonizzazione.
Si distinse per il suo senso dell'umorismo, l'allegria, la devozione mariana
e l'amore alla Comunità. Subì il martirio a 35 anni.
Sr Pilar Isabel Sánchez Suárez
Nacque a Madrid il 5 novembre 1906. Entrò in Comunità il 29 Aprile
1926. Realizzò la sua missione come infermiera in vari ospedali, e finalmente
nella casa di Salute e Maternità di Santa Cristina a Madrid, compiendo
il suo servizio in sala operatoria come strumentista e infermiera. Si distinse
per la sua simpatia e la disponibilità con le infermiere e nell'annessa
mensa, la sua devozione mariana e la sua fiducia in Dio. La martirizzarono assieme
a Sr. Modesta al Km. 6 della strada da Madrid a Toledo, quando aveva 26 anni.
Il racconto del loro MARTIRIO
Dopo l'espulsione dalla casa di santa Cristina, si rifugiarono nella Casa Provinciale
di Martínez Campos,18, alla cui provincia appartenevano, che si era traformata
in Ospedale. Ma a cuasa dell'aumento del numero di rifugiati, la Visitatrice
pro tempore si vide costretta a inviare qualche sorella ad altre case. Sr. Modesta
e Sr. Pilar isabel, che erano giovani, si offrirono a partire per prime, sacrificando
la propria sicurezza. Avendo saputo che nella Casa Provinciale si celebrava
ogni giorno l'eucaristia e desiderando parteciparvi, decisero di tornare alla
Casa Provinciale per celebrare la festa di Tutti i Santi. All'altezza di Calle
del Prado 12, presso la casa Provinciale, furono sorprese dai miliziani dell'
Ateneo Libertario de Vallecas e identificate come Figlie della Carità.
Furono fucilate al Km. 6 della strada di Toledo. Era la notte del 31 Ottobre
1936.
4. Le due Martiri de las Vistillas
Sono due Consorelle infermiere che prestavano servizio rispettivamente nell'Ospedale Clinico di Madrid e nell'Istituto di riabilitazione degli invalidi di Carabanchel.
Sr Josefa Gironés Arteta
Nacque a Garisoain (Navarra) il 17 marzo 1907. Compì gli studi di infermiera
a Pamplona. Entrò in Comunità il 18 luglio 1931, appena terminato
il corso per caposala. Unica sua sede fu l'Ospedale Clinico di San Carlo, reparto
maternità. Anche se giovane, era seria e responsabile nel lavoro e si
fece stimare da medici e personale. Rifulse per il suo amore alla vocazione,
che visse in un clima di persecuzione. Emise i suoi primi Voti il 19 luglio
1936, mentre quasi tutte le chiese della zona della sua Comunità bruciavano
per la violenta persecuzione. Appena pronunciati i voti disse a una sua compagna:
Ormai posso essere martire!... Il suo desiderio si realizzò quando aveva
solo 29 anni.
Sr Lorenza Díaz Bolaños
Nacque a Guía, Las Palmas de Gran Canarias, il 10 agosto 1896. Fin da
giovane si distinse per la sua sensibilità religiosa, la capacità
di aiutare i bisognosi e la disposizione ad insegnare il catechismo nella parrocchia
del suo paese. Entrò in Comunità il 12 aprile 1921. Sua unica
sede fu l'Istituto di riabilitazione degli invalidi di Carabanchel (Madrid).
Fu una grande infermiera di sala operatoria. Profondamente spirituale, rifulse
per la sua prudenza, la pazienza e l'attaccamento e la difesa della sua castità,
contro le provocazioni di un compagno di lavoro, che poi la denunciò.
Morì a 40 anni.
Il racconto del loro MARTIRIO
Un gruppo di miliziani le scoprirono nella casa in cui si trovavano. I loro nomi erano nella lista nera dei denunciati. Furono arrestate e imprigionate a causa dei lavoratori degli ospedali dove avevano prestato il loro servizio caritatevole, poi torturate vilmente per aver confessato la loro fede ed essere rimaste fedeli alla loro vocazione. Alla fine furno martirizzate nel Parco de las Vistillas di Madrid il 17 novembre 1936. Lì furono abbandonati i loro cadaveri.
5. La Martire de la Checa
Sr. Gaudencia Benavides Herrero.
Nacque a Valdemorilla (León) il 12 febbraio 1878. Entrò in Comunità
il 19 gennaio 1899. La sua prima sede fu l'Ospedale di Albacete. In seguito
fu inviata come missionaria a Puerto Rico, dove realizzò la sua missione
educativa in vari centri o collegi. Tornò in Spagna a causa della sua
grave malattia cardiaca e venne destinata a Madrid, nell'Asilo del Bambin Gesù
di Alburquerque, per un controllo medico più approfondito. Arrestata
e spostata di carcere in carcere, senza altra accusa che di essere una religiosa,
si ammalò gravemente anche a cuasa delle numerose ferite: fu allora scarcerata
in gran fretta per evitare che morisse in carcere. Dal carcere di Ventas fu
condotta all'ospedale di S. Luigi dei Francesi, dove morì perdonando
i suoi persecutori. Aveva 58 anni compiuti. Era l'11 febbraio 1937. Rifulse
per il suo amore alla Vergine e a S. Giuseppe, per la sua pazienza, la sua bontà,
e il suo spirito di sacrificio.
6. Le due Martiri del cammino
(Sono così definite perchè subirono il martirio nel cammino da
Jaén a Madrid, dove cercavano rifugio).
Sr. Juana Pérez Abascal
Nacque a Madrid il 20 ottobre 1886. Entrò in Comunità il 15 ottobre
1908. Realizzò la sua missione di servizio come infermiera in vari ospedali
e alla fine nel sanatorio antitubercolotico El Neveral de Jaén. Si distinse
per la sua pietà, la dedizione al lavoro, la compassione verso poveri
e malati, e la fedeltà alla Regola. Morì a 50 anni perchè
portava il Rosario di Figlia della Carità nascosto sotto l'uniforme di
infermiera.
Sr Ramona Cao Fernández
Nacque a Fontey- Rua de Valdeorras (Orense) l'11 settembre 1883. Entrò
in Comunità l'11 gennaio 1901. Sue destinazioni come infermiera furono
l'Ospedale delle donne incurabili di Madrid, l'Ospedale militare di Siviglia
e infine il sanatorio antitubercolotico El Neveral de Jaén. Si distinse
per il suo zelo apostolico, la sua compassione e sensibilità di fronte
al dolore dei poveri malati, la sua pietà e la sua devozione al Signore
Crocifisso. Morì a 53 anni, anche lei, come la sua compagna di martirio,
perchè portava il Rosario di Figlia della Carità nascosto sotto
l'uniforme di infermiera.
Il racconto del loro MARTIRIO
Espulse dal sanatorio El Neveral, furono arrestate e falsamente accusate di
furto in Jaén. Al processo non si potè provare l'accusa e furono
poste in libertà, ma non trovarono alcun rifugio in quella città
e si videro obbligate a trasferirsi a Madrid su un treno di prigionieri politici.
Nonostante la preoccupazione, pur di non rinnegare la fede, salirono sul treno
ad Alcázar de San Juan, tra le offese ed un feroce tumulto. Erano vestite
da infermiere della Croce Rossa, ma nascondevano il Rosario di Figlie della
Carità sotto l'uniforme di infermiere. Questo fatto le fece identificare
come Figlie della Carità e fu il motivo del loro martirio nel massacro
del cosiddetto primo treno della morte. Furono trascinate per terra,
insultate e alla fine fucilate per il loro stato di Religiose al Pozo del Tío
Raimundo, il 12 agosto 1936.